Sentire di essere

Mi chiamo Rodolfo Marusi Guareschi [1]. Sono nato in Italia [2]. Poiché la recente pubblicazione di «Futuro» ha provocato una certa impressione ed anche una imprevista curiosità, in questo testo riporto in sintesi i fatti salienti dei quali mi sono occupato negli ultimi quarant’anni. Non è una biografia. Sono fatti veri. Tralascio i primi quindici anni di vita perché riguardano solo esperienze personali che non interessano a nessuno.

Nel 1965, ho conosciuto un frate francescano [3] che per trent’anni aveva svolto la missione di verificare una serie di fatti storici e religiosi. Aveva visitato, fra l'altro, India, Kashmir, Egitto, Iraq, Palestina, Giordania, Nepal, Perù, Austria, Francia, Scozia, seguendo un percorso parallelo fra eventi politici, economici e religiosi, fra storia, leggenda e misticismo.

Ed aveva trovato la verità dei fatti. L’aveva documentata ed aveva raccolto ciò che aveva scoperto in un gran dossier che, dopo averne fatto copia, aveva consegnato a chi gli aveva ordinato la missione. Mi ha spiegato diversi concetti di fisica, chimica, biologia, antropologia, sociologia, teologia e mi ha raccontato come si sono effettivamente svolte alcune vicende storiche [4]. Dieci anni più tardi, mi ha consegnato la copia del suo dossier [5]. N’esistono soltanto altre due. E sono tenute segrete.

Dal 1982, ho studiato il dossier del frate francescano. Lo conoscevo solo in parte, per quello che lui stesso mi aveva detto. Ero allibito, sconcerta­to. Da quei resoconti, dalle fotografie e dai documenti allegati, risultava che quasi tutta la storia era falsata. Le cose erano andate in modo diverso da come sono state raccontate e soprattutto avevano cause ben diverse da quelle che conosciamo. La verità storica era del tutto diversa dalla realtà effettiva.

Dopo una serie di incontri con diversi personaggi [6] indicati nel dossier, alla fine del 1982 ho progettato un piano per affrontare le previsioni delle quali mi ero reso conto. Per incidere sul sistema bisognava avere la potenza e la forza necessarie. Innanzitutto, bisognava avere delle idee di soluzione. Per realizzarle era necessario produrre risorse e formare un'organizzazione al cui interno sperimentare un processo di rapporti e di comportamenti atipici, originali, diversi dal comune. Le risorse dovevano essere prodotte in modo incondizionato, per evitare di poter subire condizionamenti di sorta nel loro utilizzo. L'organiz­zazione doveva essere formata ex novo, non tanto perché fosse necessario indottrinare i suoi componenti, quanto per poter contare su persone non compromesse da rapporti precedenti.

Nel 1985, ho proposto il Progetto Carisma con l’obiettivo di far compiere alle imprese italiane nuovi investimenti, per aumentare la produzione di beni e servizi, eliminare il sommerso, sollecitare il massimo reinvestimento della ricchezza e far partecipare i collaboratori del «Gruppo Carisma»[7] ai rischi ed ai risultati delle imprese. L’iniziativa è descritta nel testo «L’idea Carisma» [8], scritto nel 1990.

Nel 1990, ho proposto il «Sistema Stellar»[9], un nuovo sistema informatico interattivo che attraverso 24 satelliti geostazionari collegati a minuscoli terminali palmari consente a tutti di ricevere istantaneamente una risposta a qualsiasi domanda per la quale esiste già una risposta.

Nel 1991, ho scritto «Péntakos»[10], tradotto e stampato in tutte le principali lingue, nel quale è riportata un’analisi obiettiva sull’origine, la causa ed il fine della realtà e sui principi e le leggi universali.

Nel 1992, ho promosso «Rinnovamento»[11], un progetto di riforma contestuale e programmata dei sistemi sociali, civili, politici, economici, morali e religiosi, con una proposta politica presentata a tutte le famiglie italiane intestatarie di un numero di telefono, che a quel tempo erano quasi 19 milioni. Rinnovamento ha tentato di partecipare con propri candidati alle elezioni politiche del 1992, 1994 e 1996 ma il sistema politico italiano aveva deciso che Rinnovamento non dovesse partecipare alle elezioni. E così, dopo la tanto conclamata «rivoluzione democratica» dei primi anni novanta, tutto è ritornato come prima, anzi, secondo gli stessi esponenti politici italiani, peggio di prima.

Nel 1993, ho scritto, fra l’altro, «Idee, parole e fatti»[12], « Paura»[13], «Sistema holistico e base ambientale»[14], «La super relazione del sistema umano»[15], «Caro Postero»[16] ed «Essere e divenire»[17]. Con essi, interpreto l’origine e le cause del potere, la struttura del sistema umano e più in generale di tutto ciò di cui percepiamo l’esistenza, i motivi per i quali ho deciso di agire e la strategia con la quale mi muovo. Nel filmato «Senza Titolo»[18] ho cercato di comunicare in pochi minuti le origini e le cause della storia più recente. A parte i fenomeni ambientali naturali, nulla accade per caso. Il cosiddetto caso è sempre effetto dell’aumento della complessità. Tutto è causale, previsto o voluto. Anche se talvolta il caso riesce ad affrancarsi da chi lo ha provocato ed allora si ha una singolarità.

Nel giugno 1994, ho scritto la bozza della Costituzione della Repubblica della Terra, un sistema di governo mondiale eletto direttamente dagli abitanti del pianeta. Non si tratta di un altro impero, ma dell’unica alternativa possibile agli imperi: la partecipazione diretta ed attiva dal basso all’organizzazione della società umana. Nelle note sulla Costituzione[19] sono precisati i principi e le modalità per la sua attuazione.

Alla fine del 1994, ho presentato in Italia un «progetto economico nazionale per l’occupazione» che prevede diverse nuove imprese, soprattutto nel Sud, con l’obiettivo della massima occupazione e di far partecipare direttamente i lavoratori alla gestione delle imprese [20]. Le ingenti risorse finanziare per quel progetto sono state messe a disposizione da finanziatori privati. Il mercato di sbocco è stato assicurato da contratti di «vendita pluriennale ad inizio di esecuzione differita» [21] con numerosi committenti di 178 paesi.

Dal 1999, mi sono occupato del Progetto Holos [22] e di «Holos System» [23]. Anche qui, servivano idee, risorse ed organizzazione. Le idee sono i progetti e le iniziative concrete. Le risorse sono state messe a disposizione da chi si è reso conto che la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro.

Nel 2000, Holos Holding S.A. [24] ha lanciato il primo Progetto Holos, con il progetto economico nazionale per l'occupazione, l’impresa universale, il sistema informativo via etere (Stellar), un sistema di sicurezza personale, un nuovo sistema di circolazione aerea (Air-X), un nuovo sistema di pagamento, un nuovo sistema di trasferimento delle risorse e dei prodotti, un progetto di conversione dell'industria bellica e la fondazione della Repubblica della Terra.

Il primo gennaio 2001, all’inizio del terzo millennio, è stata fondata la «Repubblica della Terra» [25] ed il 14 giugno 2001 sono stati emessi i primi sei miliardi di Dhana[26], garantiti da un capitale equivalente a 150 miliardi di Euro, posto a pegno con atto unilaterale di Holos Holding S.A. [27]. Con il «Regolamento di Dhana» [28], la Repubblica della Terra ha istituito Dhura[29], l’ente che emette Dhana e controlla il suo sistema monetario.

Nel 2001, ho scritto «La catastrofe monetaria» [30], «Dhana e la storia della moneta» [31], «Religioni» [32] e «Diranno»[33]. I primi due testi trattano la questione della moneta. Il terzo è stato scritto in relazione all’11 settembre. Il quarto è la raccolta dei giudizi e degli atteggiamenti che prevedibilmente si sarebbero tenuti nei miei confronti.

Nel 2002, il Progetto Holos è stato ulteriormente implementato con altre iniziative che, nel loro insieme, costituiscono «Holos Global System» [34], un programma[35] di trenta iniziative per affrontare concretamente i problemi più sentiti ed urgenti dell’umanità ed in particolare energia, acqua, cibo, salute, cultura, comunicazione sociale, produzione, economia, servizi, ecologia, finanza, risparmio, informazione, sicurezza, circolazione aerea, cibernetica, conversione industria bellica, ricerca, rapporti sociali, funzione politica, moneta e morte cellulare. Per realizzare Holos Global System sono state messe a disposizione risorse finanziarie equivalenti a circa 12.500 miliardi di US Dollari. A tre condizioni: assoluto anonimato dei finanziatori, per motivi di sicurezza, finché le iniziative previste non siano realizzate; destinazione esclusiva delle risorse alla realizzazione del programma e non anche alla sua promozione; garanzia che le risorse non possano essere sottratte per alcun motivo al fine cui sono destinate. Perciò è stata istituita «Holos Bank» [36], l’ente che gestisce le risorse di Holos Global System.

Fra il 2002 ed il 2004, Holos Global System è stato inviato, con precise proposte operative, agli stati ed ai governi, alle organizzazioni sociali, politiche, economiche, finanziarie ed alle maggiori imprese di tutti i paesi. È stato emanato e pubblicato il «Regolamento per la diffusione di Dhana» [37]. È stato precisato il programma di emissione di Dhana [38]. Sono stati proposti prestiti senza interessi agli stati [39]. Sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti [40] su Holos Global System e sulla moneta Dhana [41]. Sono state precisate le risorse (equity capital) di Holos Holding S.A. e delle sue partecipate [42]. È stata istituita Projeos[43] per la formazione della struttura di Holos Global System. Sono stati pubblicati i criteri per la composizione dell’Assemblea Internazionale della Repubblica della Terra, i Regolamenti per la sua elezione e per la formazione del Governo della Repubblica della Terra ed il Regolamento per la formazione delle leggi[44]. È stato istituito il portale Internet «www.unigov.org», collegato ai siti delle altre iniziative.

Nel 2004, ho scritto «Lettera agli abitanti della Terra» [45] sulla situazione del pianeta, «Repubblica della Terra o Impero Mondiale» [46] sulla questione dell’egemonia degli Stati Uniti d’America, e «Proposta agli abitanti della Terra» [47], una proposta precisa per affrontare la realtà e trasformarla. Sono stati istituiti «Balaloka» [48], la forza di sicurezza della Repubblica della Terra, e «Planet Fund» [49], il fondo monetario degli abitanti del pianeta.

Nel 2005, è stato pubblicato «Mondo 2005» [50] e le relative note [51], «Agenda 2005» [52], ed i testi «Lettera della Repubblica della Terra sulla necessità di un governo mondiale» [53], «Kayamara» [54] sul problema della mortalità cellulare e «La società post-statale ed il nuovo ordine della comunità umana»[55] come ipotesi concreta di governo dei popoli. Infine, il testo «Futuro» [56].

Dal 13 al 19 febbraio 2005, è stata organizzata l’elezione della prima Assemblea Internazionale della Repubblica della Terra. Il primo marzo 2005, l’elenco dei 630 membri dell’Assemblea Internazionale della Repubblica della Terra eletta fra il 13 ed il 19 febbraio 2005 era pronto ma, secondo il «Comitato di controllo elettorale» nominato in base all’articolo 8 delle «Regole per l’elezione dell’Assemblea Internazionale», la proclamazione di 325 eletti non poteva essere considerata regolare, a causa delle continue interruzioni delle procedure di elezione illegittimamente provocate dalla disattivazione del programma di elezione da parte dei prestatori di servizi informatici di alcuni Paesi. Pertanto, per maggiore garanzia degli eletti e degli elettori, l’elezione dovrà essere ripetuta, utilizzando strumenti (Holos System) non aggredibili da alcuno. Presto sarà fissata la data della nuova elezione.

Dal 7 giugno 2005, per evitare la perdita di potere d’acquisto delle monete a corso legale, Dhana ha sostituito il tasso di cambio fisso di 1 Dhana per 25 Euro con il nuovo tasso di cambio fisso di 1 Dhana per 1 grammo di platino 999/1000. Da quella data, con una Dhana si paga un grammo di platino. L'adozione del nuovo cambio fa seguito alla conversione in platino di una parte dei valori dati in pegno a garanzia di Dhana. Nulla è cambiato, invece, per le Dhana a valore intrinseco, il cui tasso di cambio era già di 1 Dhana per 1 grammo di platino.

Il 26 luglio 2005, per effetto del nuovo cambio di 1 Dhana per 1 grammo di platino 999/1000 deciso il 7 giugno 2005, è stato rettificato il rimborso del costo di emissione per le Dhana da assegnare, in proporzione al PIL medio pro-capite per Paese [57].

Oggi è stata emessa una versione di Dhana in metallo per la pace. [58]

In Italia, da oltre vent’anni sono avversato. Nei miei confronti sono state emesse sentenze ingiuste per fatti considerati commessi prima del 1989. Si tratta di errori giudiziari. Sono errori evidenti. E quel che è peggio, non si vogliono ammettere richieste di revisione fondate su elementi di fatto che dimostrano che non ho mai violato alcuna norma. Sono stato imprigionato. Quattro volte. Per pochi giorni. Ingiustamente ed illegittimamente, come risulta dagli stessi provvedimenti poi emessi dalla magistratura italiana [59]. Da anni, verso di me si compiono atti giuridici non solo infondati ma anche illegittimi. Sono stati accertati redditi inesistenti. Si cerca in ogni modo di impedire la Repubblica della Terra e Dhana [60]. Anche se nessuno mai ha potuto contestare il capitale sociale di 199 miliardi di Euro di Avatar S.p.A. o l’equity capital del gruppo Holos, ormai superiore a 20 mila miliardi di Euro.

Per difendermi, non ho utilizzato e non utilizzerò mai né le risorse di Holos Global System né rapporti personali. È un impegno che ho assunto. Non solo con il frate che mi ha dato il dossier dal quale sono partito ma prima di tutto con me stesso. È una questione di coerenza, di orgoglio e di dignità. Non solo. È anche necessario dimostrare che il mondo può essere cambiato osservando le regole attuali, come può e deve fare ogni cittadino comune. Non ho mai avuto e non ho paura di affrontare la realtà. Non soltanto perché so che se accadesse qualcosa di grave a me od alle persone che mi aiutano, con le informazioni personali che emergerebbero e le reazioni che ne deriverebbero, scoppierebbe l’inferno, ma soprattutto perché sono una persona onesta, che crede con forza in quello che fa e che sente l’obbligo morale di continuare. Certamente non per me stesso.

Ora, esiste un progetto di iniziative per migliorare la situazione del pianeta. Esistono le risorse materiali per concretizzarlo. Si forma l’organizzazione [61] di Holos Global System, con una struttura [62] diversa ed originale rispetto alla forma gerarchica che tutti conosciamo. Esistono problemi. Sempre più gravi ed impellenti. Fra poco tempo la situazione diventerà irreversibile. Che cosa impedisce di fare quello che la maggioranza delle persone sa benissimo che sarebbe necessario? Non si tratta di sognare ma di affrontare problemi reali risolvibili. Per farlo, è necessaria la partecipazione di tutti coloro per i quali questo progetto è stato ideato. Senza ideologie, apparenze e velleità. La sola cosa che vale quando si vuole cambiare, è agire per mettere in pratica le soluzioni. Senza paura. Con l’umiltà e l’orgoglio di sentire di essere. Per costruire il futuro. In modo pacifico. Insieme si può.

Giovedì, 1° settembre 2005.

Rodolfo Marusi Guareschi

 

 



[1] Rodolfo è il nome. Marusi è il cognome paterno, Guareschi il cognome materno.

[2] Sono nato il 20 gennaio 1950, da una famiglia di contadini. Mio padre, Rodolfo Marusi, è annegato nel fiume Po, a 21 anni, il 31 luglio 1949. Se qualcuno non mi avesse salvato, quando ormai non respiravo più, la stessa fine stavo per fare anch’io, il 31 luglio 1971.

[3] Lo avevo conosciuto a scuola. Al termine della prima lezione, nel corso della quale abbiamo avuto un’accesa discussione, mi trattenne in classe apostrofandomi più o meno così: «Forse non hai torto, ma è più importante quello che la gente vuole credere o quello che è?». Gli risposi: «Chi mente sapendo di farlo potrà anche essere creduto, ma non avrà mai la forza che nasce dalla stima in se stesso. A meno che non sia isterico.» Ed il frate: «Capisco cosa vuoi dire. Ma anche tu cambierai, con il tempo.» Ed io ribattei: «Cambierò ogni volta che mi verrà dimostrato che mi sbaglio e chiederò scusa. Ma è più probabile che cambino gli altri e le cose piuttosto che io cambi perché lo vogliono gli altri.»

[4] Quando gli chiesi perché mi informasse di tutte quelle cose, mi rispose serio con un rimprovero: «Non volevi sapere? Di te mi fido. Non cambierai. Lo sento

[5] L'ultima volta che l’avevo visto mi aveva detto pressappoco così: «Mi avevano promesso che avrebbero detto la verità. Non lo faranno. Tieni, questa è la copia del dossier che hanno in … Te l'ho firmata pagina per pagina. Non ci sono altre copie, oltre a quella che avranno tenuto … Te la consegno, ma non usarla mai per difenderti. Fai in modo che si scopra solo se ti dovesse accadere qualcosa di grave. Non è giusto, ora che la si conosce, continuare a nascondere la verità. La gente dovrà pur sapere, un giorno. Ah, un'altra cosa. In fondo al terzo fascicolo troverai un elenco di nomi seguiti da determinati argomenti. Alcuni sono segnati con un asterisco. Se vuoi saperne di più, parla con quelle persone. Un'ultima cosa. Continua a credere ... continua a combattere ... soprattutto quando ti sembrerà di essere giunto dopo l'ultimo momen­to. Alla fine, capiranno

[6] Decisi di dedicare qualche mese per incontrare alcune delle persone indicate sulle ultime pagine del terzo fascicolo. Ma non sapevo come fare. Non è facile mettersi in contatto con un Nobel, un professore di filologia, un insigne antropologo, un teologo, un capo religioso, un leader politico. Fra l'altro, c'era un problema di lingua. Avevo studiato inglese e francese a scuola, parlavo queste lingue ma non le capivo bene. Provai allora nel modo più vero che conoscevo, dicendo semplice­mente: «Dica a ... che ho letto le sue riflessioni con un francescano. Vorrei incontrarlo.»

Qualche ora dopo, ricevevo una telefonata con la quale mi veniva fissata data e luogo dell'ap­puntamen­to. Fu un'esperienza importante, anzi, determinante per la mia formazio­ne. Un vecchio professore di fisica mi disse: «Lei deve convincersi che, in generale, è inutile sperare nell'intelligenza umana per risolvere i problemi. Si vive alla giornata. Guardi, oltre trent'anni fa avevamo avvertito dei rischi, anzi della certezza degli effetti dell'inquinamento. Che cos'è stato fatto per evitarlo? Nulla. L'importante è produrre a basso costo. Ma no, che dico, l'importante è produrre in modo da rafforzare il potere economi­co e finanziario di chi lo detiene. E chi ha proposto altri modi è stato emarginato o ammazzato. Noi siamo completamente imprevidenti. Si vuole che sia così. Interveniamo solo quando veniamo messi in discussione. Il mio sogno? Che qualcuno capisca ed abbia la forza di cambiare le cose per gli altri. Ma non credo che sarà possibile, non esiste un soggetto con la forza necessa­ria.»

Ed un ricercatore di antropologia criminale: «L'uomo non è aggressivo per natura. Lo diventa quando incolpa l'ambiente dei disastri prodotti da pochi uomini ... disperati. La scienza dimostra che ogni essere vivente, sia esso vegetale o animale, è spinto normalmente ad affermare se stesso per difendersi e solo in rari casi per malattia. Per difendersi anche dal passato, dai ricordi ... Ad un certo momento si percepisce come immanente un pericolo scampato, un dolore sopporta­to. Bisognerebbe credere di più nella nostra capacità di costruire il futuro sconvolgendo il passato. Ma questa possibilità si potrebbe verificare soltanto se una parte, un soggetto del sistema umano, dopo aver raggiunto un livello prevalente nel sistema umano, accettasse di scendere ad un livello inferiore, inducendo le parti che vi si trovano sotto ad imprimere una spinta a tutto il livello. Tale spinta potrebbe influenzare l'intero sistema umano in misura sufficiente ad interrompere la concatenazione tra causa ed effetto per cui il futuro dipende dal passato, liberando l'energia necessaria a provocare il cambiamento».

[21] Un contratto pluriennale ad inizio di esecuzione differita è l’accordo fra chi intende produrre beni e servizi e chi è interessato ad acquistarli. Esso prevede che l’inizio della consegna dei beni o della prestazione dei servizi abbia inizio dopo alcuni anni dalla data dell’accordo.

[32] http://www.holosbank.org/yuga/religioni.htm

[44] Tutti i documenti sono pubblicati su http://www.unigov.org/parse.cgi?f=2&l=ita