L'IMPRESA UNIVERSALE

Immaginiamo una manciata di sfere di tanti colori e di diversa grandezza che ruotano su se stesse e girano intorno ad un perno magnetico che le mantiene in equilibrio ed avremo l’idea dell’impresa universale.

Al posto delle sfere vi sono tante imprese che svolgono diverse attività in ogni paese ed al posto del perno c’è un’organizzazione che coordina le diverse attività e trasferisce il potenziale di ciascun’impresa all’esterno.

L’impresa universale è un’organizzazione d’aziende sparse su tutto il pianeta che producono e commercializzano beni e prestano servizi di diversa tipologia ed in particolare nei settori dell’aviazione civile e dell’avionica, delle biotecnologie, delle apparecchiature elettromedicali, dell’ecologia, dell’energia, dell’informatica, delle macchine utensili, dei nuovi materiali, della meccanica, della microelettronica, della robotica, delle telecomunicazioni, della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli e del turismo.

L’attività d’ogni impresa corrisponde alle condizioni ambientali ed alle vocazioni della forza lavoro di ciascun paese.

All’inizio, la maggioranza d’ogni impresa appartiene a tre gruppi societari e per un decimo ad un’associazione costituita dai partecipanti, cioè i lavoratori, per tutto il tempo in cui operano per l’impresa stessa.

Ognuno dei tre gruppi ha una propria funzione: il primo coordina le attività dello stesso settore, il secondo coordina le imprese della stessa area geografica, il terzo ottimizza le capacità delle imprese coordinando i rapporti interni e promuovendo quelli esterni.

Il patrimonio delle associazioni è inalienabile ed in caso di liquidazione dell’impresa il patrimonio di quest’ultima viene trasferito ad altre associazioni che partecipano ad imprese in settori analoghi.

Gli investimenti sono finanziati dai tre gruppi societari e dai contributi degli stati in cui le imprese hanno sede.

Dopo il rimborso del debito finanziario necessario a compiere gli investimenti programmati, la maggioranza d’ogni impresa viene trasferita gratuitamente all’associazione ed ai tre gruppi societari resta un terzo del capitale sociale, oltre al diritto perpetuo di decidere sulla destinazione dei patrimoni aziendali in caso di liquidazione delle imprese.

La costituzione delle imprese è preceduta da una ricerca e dalla presentazione di un piano aziendale con il quale si precisano la denominazione, lo scopo sociale, la sede, il capitale sociale, il costo degli investimenti previsti, il finanziamento dei soci ed i contributi dello stato interessato.

Per tutto il tempo necessario a rimborsare il finanziamento degli investimenti, ad ogni impresa viene garantita la domanda solvibile, cioè i clienti.

Nello stesso periodo, l’impresa forma la propria autonoma organizzazione commerciale, per garantirsi i ricavi in futuro.

Tutte le imprese sono costituite in forma di società secondo le leggi del paese che le ospita.

La direzione delle imprese è decisa dai soci ed il controllo di gestione è affidato ad una specifica impresa di revisione. In caso d’inadeguatezza, provvede ad assumere la direzione l’holding di settore.

Il rapporto economico dei partecipanti è fondato su tre livelli: un compenso minimo in base alla funzione, una partecipazione sul fatturato ed una partecipazione sul reddito netto.Previdenza, malattie ed infortuni sono assicurati secondo i migliori standard proporzionati al paese in cui opera l’impresa.

Spesso l’attività delle imprese prevede la progettazione e la produzione di nuovi beni brevettati e mai prodotti, nonché servizi innovativi ed ancora sconosciuti al mercato.Nel settore dei servizi operano banche per il finanziamento degli investimenti e compagnie d’assicurazioni.

L’organizzazione produttiva è incentrata sulla massima partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa ed alla destinazione della ricchezza prodotta, riservandone una parte ad iniziative che non prevedono un ritorno economico.

Tutte le imprese si propongono la massima produttività.

Una parte delle imprese svolge attività che non richiedono tecnologia per incrementare l’occupazione a tutti i livelli di capacità delle forze produttive.

Le imprese occupano lavoratori locali, a meno che non sia necessario l’impiego di personale specializzato non disponibile nel paese.

Il programma prevede la costituzione di un milione d’imprese, che occupano in media da dieci a duecento unità lavorative, con un fatturato medio di venti milioni d’euro, per un totale di circa cinquanta milioni di persone occupate, con un fatturato complessivo di diecimila miliardi d’euro. Il valore degli investimenti necessari è di circa cinquemila miliardi d'euro, per un terzo finanziato dai gruppi societari, con un capitale di rischio complessivo di millecinquecento miliardi d'euro.

L’impresa universale può essere lo strumento necessario per adeguare il sistema economico alla globalizzazione dei rapporti umani e per realizzare concretamente l’idea che siamo tutti cittadini della Terra.



 Principi fondamentali

Art. 1. Enunciazione

L'impresa universale è un sistema d’attività economiche in sinergia tra loro allo scopo di conquistare l'egemonia sui processi economici.

Art. 2. Origine e causa

Essa trae origine dai sistemi economici esistenti e trova la sua causa nella necessità di impedirne le crisi cicliche.

Art. 3. Struttura

La struttura dell'impresa universale è costituita da un insieme di persone, società ed enti organizzati in forma elicoidale ordinata in poli di triadi.

Art. 4. Principio organizzativo

Base fondamentale della struttura dell'impresa universale è la partecipazione e principio organizzativo ne è l'equilibrio.

Art. 5. Rapporti e comportamenti

I rapporti ed i comportamenti dei soggetti del sistema sono fondati sul dinamismo e sull'armonia per conseguire la massima efficienza.

Art. 6. Partecipanti

Possono partecipare all'impresa universale tutti coloro che ne accettano i principi e svolgono attivamente in essa una funzione.

Art. 7. Strumenti

Sono strumenti dell'impresa universale i partecipanti, le società e gli enti che la costituiscono, le risorse necessarie a promuoverla e quelle che saranno prodotte.

Art. 8. Attività

Le attività dell'impresa universale sono poliedriche e vengono svolte dai partecipanti attraverso tante singole imprese che formano nel loro insieme un unico soggetto economico.

Art. 9. Funzioni

Ad ogni partecipante viene assegnata una funzione orientata allo scopo comune in relazione alle esigenze della struttura ed alle loro caratteristiche soggettive.

Art. 10. Destinazione ricchezza

La ricchezza prodotta dall'impresa viene destinata ai partecipanti e per quanto possibile alla crescita ed al consolidamento della sua struttura.

Art. 11. Rapporti economici

I rapporti economici tra i partecipanti sono fondati su tre livelli: responsabilità, prestazioni e partecipazione ai risultati.

Art. 12. Processo operativo

Il processo operativo dell'impresa universale è costituito da fasi progressive attraverso le quali si affrontano i problemi materiali: percezione, riconoscimento, priorità, origine, cause, obiettivo, soluzione, effetti, strumenti, strategia, prassi, ostacoli e verifica dei risultati.

Art. 13. Progetti

I progetti dell'impresa universale si realizzano attraverso l'ideazione delle soluzioni, la loro esecuzione e la loro comunicazione interna ed esterna.

Art. 14. Coordinamento

Il coordinamento della struttura e delle sue singole parti è attribuito in relazione alla capacità, all'esperienza ed alla volontà dei partecipanti.

Art. 15. Processo dialettico

Il sistema dell'impresa universale si confronta con l'esterno attraverso un costante e costruttivo processo dialettico teso all'emulazione.

Art. 16. Procedure

Le procedure mediante le quali si realizzano i progetti vengono sottoposte all'approvazione degli interessati anche quando fossero già state adottate.

Art. 17. Dignità

Tutti i partecipanti hanno la medesima dignità, senza distinzione di sesso, razza, cultura o convinzioni morali e religiose.

Art. 18. Esortazioni e sostituzioni

Ogni partecipante può essere esortato al compimento delle funzioni assunte, sostituito se necessario e reintegrato quando possibile.

Art. 19. Rapporti personali

I rapporti personali tra i partecipanti sono improntati a cortesia e sincerità, senz'alcuna riserva.

Art. 20. Trasparenza e riservatezza

Devono essere osservate completa trasparenza all'interno e massima riservatezza all'esterno della struttura.

Art. 21. Prerogative

Rispetto ad ogni funzione sono stabilite le prerogative ritenute necessarie al suo svolgimento.

Art. 22. Regolamenti

La struttura dell'impresa universale e le relative funzioni sono ordinate da appositi regolamenti d’attuazione che stabiliscono i processi di ricerca, ideazione, promozione, esecuzione, gestione, diffusione e controllo delle iniziative.

Art. 23. Codici di comportamento

Sono adottati un codice per rapporti ed i comportamenti dei partecipanti, uno per i rapporti intrsocietari ed uno per i processi di formazione e di realizzazione dei progetti.

Art. 24. Rinvio al diritto internazionale

L'impresa universale adotta le norme e gli usi sanciti dal diritto internazionale anche quando si propone il loro superamento.