VIII PARTE
RAPPORTI CIVILI
Già i rapporti sociali tra più individui provocano conflitti: ancor
più provocano conflitti i rapporti civili.
I conflitti sociali scaturiscono dai rapporti tra gli istinti
individuali, i conflitti civili scaturiscono dai rapporti tra le ragioni
individuali.
Questi conflitti civili hanno perciò necessariamente bisogno di
essere regolamentati, dando alle regole lo scopo di attenuare
prima e di eliminare poi, le cause dei conflitti stessi.
Le regole debbono avere come effetto l'interesse comune, riconosciuto
come massimo benessere anche individuale.
Si è portati a pensare che, nonostante regole giuste, sia impossibile
comporre i conflitti civili.
Ma vediamo qual'è lo scopo delle regole civili, degli stati di
diritto che conosciamo.
Lo scopo è forse quello dell'interesse comune? O ce ne sono altri?
Le regole sono state introdotte su proposta di chi pensa e agisce
oppure di chi pensa e non agisce?
Si dirà che sono state approvate, almeno in società democratiche,
dalla gente, dal popolo.
Sì! Ma da chi sono state ideate?
Sono state ideate da chi ha avuto la conoscenza e, soprattutto, il
potere.
E con quale scopo?
Lo scopo che si pone chi pensa e non agisce, che è poi quello di
vivere delle azioni degli altri.
Quindi, lo scopo, o almeno quello prevalente, è di consolidare il
potere.
Ecco perché le regole non risolvono i conflitti civili, perché hanno
lo scopo fondamentale di consolidare il potere di chi ha proposto
le regole.
Se chi propone le regole si pone lo scopo di consolidare il proprio
potere, gli effetti saranno affatto diversi da quelli che si
otterrebbero se chi propone le regole si ponesse lo scopo di
risolvere i conflitti civili.
Anzi, le regole relative al primo scopo sono orientate ad
incrementare i conflitti civili, per esserne arbitri.
Gli stati di diritto, allora, invece di essere orientati alla
regolamentazione tra governati, sono orientati alla regolamentazione
dei conflitti tra governati e governanti, in modo da garantire
a questi ultimi la continuità del loro ruolo.
Questa è la logica degli stati di diritto!
Ma è possibile indurre i governanti a proporre l'introduzione di
regole tese prevalentemente a comporre i conflitti tra i governati?
È possibile!
Ma è probabile?
I corsi ed i ricorsi della storia ci dimostrano che, ad un certo
momento, anche i governanti sono caduti. Sono caduti perché le
reazioni che hanno provocato tra i governati nei loro confronti e
l'incremento dei conflitti tra i governanti stessi si sono rivelati
intollerabili dalla gente. Ecco i colpi di reni.
L'introduzione di regole tese a comporre i conflitti tra i governati
diventa probabile, su iniziativa contestuale dei governanti e dei
governati, se i primi si rendono conto della illegittimità dei loro
scopi attuali ed i secondi intendono la necessità delle regole come
fattore essenziale, non solo di convivenza, ma di interesse comune.
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