ELEMENTI DEL REALE
Reale è tutto ciò di cui l'essere umano può e potrà percepire
l'esistenza.
Se supponiamo una mente umana potenzialmente in grado di
esprimersi attraverso la massima ragione possibile, possiamo
accettare come fatto perfettamente congruente la possibilità di
percepire l'intera energia, dallo stato di equilibrio instabile
originario alle cause che hanno prodotto il disequilibrio e, infine,
agli effetti della complessa evoluzione che si risolverà, alla fine del
tempo, in equilibrio stabile.
Ci rendiamo perfettamente conto della immensità di tale afferma-zione,
ma è il logico risultato della concezione sull'energia e sulla
vita che, fin dall'inizio, è stata enunciata.
Una concezione che potrebbe risultare assolutamente esatta,
oppure completamente inesatta, oppure ancora solo parzialmente
esatta. Ma il fatto stesso che l'immaginazione abbia potuto percepire
questa stessa concezione comporta, evidentemente, un giudizio
quanto meno di grandiosità della mente umana, come effetto
incontrovertibile di una deduzione logica.
Gli elementi del reale sono costituiti da scenario, finalità, risorse,
organizzazione, morale.
SCENARIO
Scenario è lo stato oggettivo dell'evoluzione suscettibile di essere
modificato.
Uno stato oggettivo inteso come situazione effettiva degli eventi in
un determinato tempo ed in un determinato spazio: è l'effetto
attuale dell'intera concatenazione tra cause ed effetti avvenuti
dall'inizio al momento in cui stiamo scrivendo.
E questo stesso effetto attuale è già, a sua volta, causa di effetti
futuri.
È uno scenario che segue una propria autogena evoluzione, come
concatenazione logica tra fatti consecutivi (cause ed effetti) che può
essere incisa, nel senso di rettificata, dagli effetti prodotti dalla
ragione.
Possiamo immaginare, dunque, un effetto prodotto da due cause:
l'una rappresentata dall'evento insistente nella concatenazione
originaria, l'altra rappresentata da una scelta della mente, da una
scelta incidente.
In realtà, possiamo individuare due effetti prodotti da due cause
di diversa fonte, che si fondono in un unico effetto. E in questo
modo, questo "effetto da fusione" comporta un evento ininvol-vibile,
che esclude, cioè, qualsiasi forza reattiva contraria.
FINALITA’
Finalità è lo scopo dell'effetto, si potrebbe dire l'effetto dell'effetto,
dove il primo effetto diventa causa del secondo.
Se finalità, o fine, è l'equilibrio definitivo stabile, finalità di ciascun
evento diventa funzione dell'ultimo evento.
Questa è l'ingegneria logica della vera evoluzione e riguarda, con
riferimento all'essere umano, ciò che viene fatto di vero, di bello,
di giusto, di geniale e di voluto.
Il contrario, anche di uno qualsiasi di questi cinque concetti,
significa per forza involuzione.
RISORSE
Risorse sono i mezzi impiegabili per realizzare obiettivi.
La modifica di uno scenario in un altro scenario può rappre-sentare
un fatto evolutivo oppure un fatto involutivo in relazione
ai mezzi impiegati ed allo scopo del loro impiego.
L'acquisizione delle risorse è un fatto puramente tecnico, che
rappresenta la concretizzazione della soluzione di un problema
percepito o percepibile. Soluzione che, per concretizzare effetti
evolutivi incidenti, non può prescindere dall'interesse comune
dello scenario che si intende modificare.
ORGANIZZAZIONE
Organizzazione è pianificazione delle finalità e selezione delle
risorse.
È la complessità, la continua elaborazione della selezione delle
risorse, orientata alla determinazione di finalità o scopi evolutivi, i
quali rappresenteranno scenari sempre più complessi, ma non per
questo incoordinabili. La ragione che, attraverso un certo grado di
organizzazione, produce un determinato scenario, non può non
essere in grado, poi, di coordinare quello stesso scenario.
Abbiamo detto "quella stessa ragione", non un'altra ragione la
quale, indubbiamente, potrebbe orientare gli effetti prodotti in
direzione diversa e scoordinata rispetto agli effetti che si
proponeva di realizzare chi ha provocato quello scenario.
Questo fatto, purtroppo, implicherebbe la indispensabilità del
coordinamento degli effetti da parte di chi li ha prodotti, finché
l'essere umano, ogni essere umano, non si farà carico delle stesse
finalità, nell'interesse comune anche di tutti gli altri.
MORALE
Morale è apporto soggettivo dell'essere umano, teso a modificare
lo scenario, finalizzato allo scenario ultimo, mediante l'utilizzo
delle risorse opportunamente organizzate.
Morale è anche autodeterminazione, cioè incidenza positiva e
benefica sugli eventi.
Essa scaturisce dal rapporto tra consapevolezza degli eventi ed
organizzazione delle risorse tese a modificarne gli effetti.
Questa consapevolezza, che dovrebbe necessariamente derivare
direttamente dalla ragione, si confonde talvolta, ancora nell'essere
umano di oggi, con taluni caratteri di emotività e, quindi, di
istintività.
Questo rappresenta un limite nell'evoluzione della morale,
superabile probabilmente attraverso una più diffusa ed universale
conoscenza almeno delle essenze naturali (energia, spazio, tempo,
vita, morte).
Morale non è da confondersi con etica, attraverso la quale la
morale stessa viene invece riconosciuta.
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