PENTAKOS
1990
Rodolfo Marusi Guareschi

Autobiografia

Prefazione

Premessa

Introduzione

Lettura
Parte I
Leggi universali
Parte II
Proposta filosofica
Parte III
Caratteri delle proposta
Trilogia dello scenario
Spinte propulsive
Sorgenti degli obiettivi
Espressioni degli obiettivi
Avere
Piacere
Potere
Trilogia delle risorse
Peculiarità dell'organizzazione
Requisiti dell'organizzazione
Basi della morale
Effetti della morale
Forma di Pentakos
Parte IV
Concetti esistenziali
Parte V
Risultati ottenibili
Parte VI
Fattori esistenziali
Parte VII
Rapporti sociali
Parte VIII
Rapporti civili
Parte IX
Sistema politico
Parte X
Rapporti economici
Parte XI
Rapporti morali
Parte XII
Stato del mondo
Parte XIII
Progetto
Parte XIV
Cambiamento
Parte XV
Impero del bene
Epilogo
Glossario
Schema

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Espressioni degli obiettivi
Avere
Piacere
Potere

ESPRESSIONI DEGLI OBIETTIVI

Gli obiettivi si esprimono attraverso le concezioni di avere, piacere, potere.

Il razionale rapporto tra queste tre espressioni consente di realizzare l'essere.


Espressioni degli obiettivi
Avere
Piacere
Potere

AVERE

Avere è situazione soggettiva e temporanea rispetto alle esigenze.

Alcune componenti dell'avere sono essenziali, come gli elementi vitali (i bisogni), altre sono degenerazioni dei bisogni essenziali.

Degenerazioni in parte corrispondenti a cause di carattere emotivo, in parte transizioni contingenti surrogate a soluzioni ideali.


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Avere
Piacere
Potere

PIACERE

Piacere è soddisfazione immateriale, talvolta esoterica, dei desideri.

È soddisfazione immateriale quando è percepibile dalla ragione, mentre è soddisfazione esoterica quando sfugge alla ragione stessa attraverso processi emozionali (il cui effetto può essere positivo o negativo) determinati da istinti cerebrali che corrispondono, peraltro, ad una loro forma di piacere.


Espressioni degli obiettivi
Avere
Piacere
Potere

POTERE

Potere è effetto ed evoluzione delle emulazioni.

Anche qui bisogna distinguere tra potere endogeno e potere esogeno: il primo è concezione di capacità interiore di autocontrollo e di conoscenza di se stessi; il secondo è trasposizione di esigenze individuali irrisolte su altri, verso i quali esercitare il controllo.

Il mancato autoappagamento del proprio essere, diventa causa di assorbimento dell'essere di altri.


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